Vendere un immobile.

I dubbi (legittimi) di un proprietario

Tutte le compravendite sono diverse le une dalle altre, ma il punto di partenza è uguale per tutti: la valutazione dell’immobile.

Ma quali sono le osservazioni più comuni a seguito della quotazione di un appartamento?

  1. La componente emozionale

“In quella casa lascio il cuore, ho moltissimi ricordi, ho fatto tanti sacrifici per comprarla e non voglio svenderla

Abbiamo parlato spesso degli aspetti emozionali come un fattore primario quando si decide di vendere un immobile.

Allo stesso tempo però questi aspetti devono essere necessariamente controllati, in quanto la componente emotiva non è gestibile in termini di quotazione di mercato.

La valutazione di una proprietà è condizionata da fattori oggettivi (metratura, posizione, stato dell’immobile, rifiniture etc.) e, per quanto sia comprensibile e legittima una componente affettiva, questa non può essere quantificata in euro. Il prezzo purtroppo lo fa il mercato, e non il cuore. 

  1. La ripresa (eventuale) del mercato

“Non è conveniente vendere adesso, aspetto un paio d’anni perché i prezzi saliranno”

È vero, se pensiamo al passato è probabile che la valutazione di mercato di uno stesso appartamento sarebbe stata più alta e, conseguentemente, il prezzo di realizzo sarebbe stato più soddisfacente.

Oggi però ragionare in questi termini, e soprattutto credere che nel giro di un paio d’anni si possa tornare ai parametri degli anni 2000, è un errore.

Indubbiamente non si possono fare previsioni certe sul futuro, in particolar modo in questo periodo storico dove la pandemia ha fortemente destabilizzato tutti i mercati, compreso quello immobiliare.

Chi ci dice infatti che il futuro abbia il segno +? E se il valore di un appartamento invece di aumentare, diminuisse?

A conti fatti, ma in realtà questo accade da sempre, il momento migliore per vendere casa è adesso, avvalendosi comunque di professionisti che sappiamo valutare e ottimizzare al meglio la rendita del tuo appartamento.

  1. L’aumento del valore reale

“Concordo che la mia casa valga 100, ma io la pubblicizzo a 150, poi faccio sempre in tempo a scendere

Non è mai una buona strategia. Gli acquirenti che concretamente vogliono comprare un immobile visualizzano decine e decine di annunci. Studiano, cercano, vedono e selezionano tanti immobili e, nel giro di poco tempo, hanno “il polso” del mercato, conoscono perfettamente tutte le opportunità e il valore (commerciale) di ciascuna di esse.

A questo punto iniziano a filtrare gli annunci così da individuare solo le case che potrebbero interessare e allineate al loro budget.

Per cui, posizionarsi con un prezzo fuori mercato vuol dire che l’appartamento non solo avrà poca appetibilità, ma andrà a favorire una “casa concorrente” che, con le stesse caratteristiche (metratura, posizione, etc.), sarà posizionata invece sulla fascia di prezzo giusta, quella reale, quella di mercato.

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